Nella nuova sezione del sito istituzionale delle Entrate trovano spazio tutte le informazioni e le risposte dedicate alle attività per promuovere l’adempimento spontaneo, da oggi online per aiutare i contribuenti a sfruttare l’opportunità di rimediare velocemente a una svista o a una dimenticanza, beneficiando delle sanzioni ridotte previste dal nuovo ravvedimento operoso, ed evitare così un controllo futuro. (AGENZIA DELLE ENTRATE – Comunicato 30 maggio 2017).
La nuova sezione è raggiungibile dal sito www.agenziaentrate.gov.it seguendo questo percorso: Cosa devi fare > Compliance, controlli, contenzioso e strumenti deflativi > Attività per la promozione della compliance ed è divisa in due sotto-aree, una prima dedicata ai contribuenti persone fisiche, una seconda alle imprese e ai lavoratori autonomi.
Nel primo caso, nella lettera viene riportata l’anomalia riscontrata, i redditi che, dalle informazioni presenti nelle banche dati dell’Agenzia, non risultano dichiarati e una tabella di dettaglio delle categorie cui i redditi si riferiscono (per esempio, redditi derivanti da locazione, di lavoro dipendente, assegni periodici, ecc). Alla lettera sono inoltre allegate le istruzioni per accedere al cassetto fiscale, per utilizzare il servizio di assistenza Civis e per compilare la dichiarazione integrativa. Analogamente, nelle lettere indirizzate ai contribuenti Iva viene riportata l’anomalia riscontrata, l’eventuale imponibile contestabile in sede di controllo e la fonte da cui sono stati attinti i dati per il confronto con i dati indicati dal contribuente in dichiarazione.
Se si riceve una di queste comunicazioni, basta andare sulla nuova sezione e cliccare su “Come dialogare con l’Agenzia” per conoscere tutti i canali di assistenza. In particolare, i cittadini possono contattare un Centro di assistenza multicanale (Cam), che risponde ai numeri 848.800.444 da telefono fisso e 06.96668907 da cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal gestore), dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17, selezionando l’opzione “servizi con operatore – comunicazione direzione centrale accertamento”. In alternativa, è possibile rivolgersi alla Direzione Provinciale di competenza o ancora a uno degli uffici territoriali della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate. È possibile trasmettere la documentazione giustificativa dell’anomalia segnalata direttamente, attraverso l’applicativo Civis, in formato elettronico; presentandola alla Direzione Provinciale di competenza o tramite un intermediario abilitato ai Servizi telematici di trasmissione della dichiarazione.
Gli errori e le omissioni possono essere regolarizzati presentando una dichiarazione integrativa;oppure versando le maggiori imposte dovute e gli interessi, calcolati al tasso legale annuo (dal giorno in cui il versamento avrebbe dovuto essere effettuato a quello in cui viene effettivamente effettuato) e versando, in misura ridotta, le sanzioni specifiche delle violazioni oggetto di comunicazione.
Per aiutare i contribuenti a calcolare gli interessi relativi alla maggiore imposta dovuta e le sanzioni correlate alla infedele dichiarazione in misura ridotta, l’Agenzia ha messo gratuitamente a disposizione online all’interno della sezione “Compliance per i cittadini”, l’applicazione “Calcolo delle sanzioni e interessi”.
I contribuenti interessati dalle comunicazioni della “Compliance per le imprese e i lavoratori autonomi”, invece, devono calcolare distintamente le sanzioni ridotte correlate all’infedele dichiarazione (Irpef, Irap ed Iva) e le sanzioni ridotte relative alle violazioni eventualmente commesse (ad esempio: l’omessa fatturazione ai fini dell’imposta sul valore aggiunto o l’irregolare tenuta delle scritture contabili ai fini delle imposte dirette e dell’Iva).
I versamenti (maggiore imposta, interessi e sanzione ridotta) devono essere effettuati tramite modello F24, disponibile, con le relative istruzioni di compilazione, sul sito dell’Agenzia delle Entrate, indicando nell’apposito campo il “codice atto” riportato in alto a sinistra nella lettera ricevuta.
Infine da parte dell’Agenzia delle Entrate non ci sono solo accertamenti ex-post, ma anche “avvisi” tempestivi per mettere i contribuenti nelle condizioni di conoscere la loro posizione fiscale e correggere spontaneamente eventuali inesattezze prima che il tutto si traduca in un controllo vero e proprio. Le ultime lettere in ordine di tempo sono partite i primi di maggio e riguardano oltre 190mila soggetti Iva che non hanno presentato la relativa dichiarazione per l’anno d’imposta 2016 o che l’hanno presentata compilando solo in parte il quadro Va. Anche per loro si apre una finestra di dialogo, infatti, una volta ricevuta la lettera, possono segnalare alle Entrate eventuali elementi, fatti e circostanze sconosciuti che possano giustificare l’anomalia o sanare l’irregolarità tramite ravvedimento operoso.