Forniti chiarimenti sulle agevolazioni tributarie per le Associazioni sportive dilettantische (ASD), risultando necessaria la verifica dell’effettivo svolgimento dell’attività senza fine di lucro (Corte di cassazione – ordinanza 25 maggio 2017, n. 13236).
In tema di agevolazioni tributarie, l’esenzione d’imposta prevista dal Testo unico delle imposte sui redditi in favore delle associazioni non lucrative dipende non dall’elemento formale della veste giuridica assunta, ma dall’effettivo svolgimento dell’attività senza fine di lucro, il cui onere probatorio incombe sul contribuente e non può ritenersi soddisfatto dal dato del tutto estrinseco e neutrale dell’affiliazione alle federazioni sportive e al Coni.
Ai fini di una corretta valutazione, occorre entrare nel merito delle prove presuntive addotte nella fase amministrativa e nel processo dall’Ente impositore, tra cui la retribuzione dei soci fondatori, l’accertamento dei ricavi notevolmente maggiori rispetto a quelli rendicontati, sulle modalità/entità dei pagamenti delle somme da parte degli associati, e non limitandosi ad un generico ed apodottico rilievo di correttezza contabile del contribuente.
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