Nella GU n. 141 del 20 giugno 2017, è stato pubblicato il decreto legge contenente le disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno.
Tra gli interventi previsti, l’introduzione, per la promuozione della costituzione di nuove imprese nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, da parte di giovani imprenditori, della cd. misura “Resto al Sud” rivolta ai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni che siano residenti nelle predette regioni al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria; che non risultino già beneficiari, negli ultimi 3 anni, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità.
L’istanza di accesso alla misura può essere inviata attraverso una piattaforma dedicata sul sito dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia.
Dette istanze possono essere presentate, fino ad esaurimento delle risorse, dai soggetti che siano già costituiti al momento della presentazione o si costituiscano, entro sessanta giorni dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria nelle seguenti forme giuridiche: impresa individuale; società, incluse le società cooperative.
I soggetti beneficiari della misura devono mantenere la residenza nelle regioni menzionate per tutta la durata del finanziamento e le imprese e le società devono avere, per tutta la durata del finanziamento, sede legale e operativa in una delle stesse regioni.
Ciascun richiedente riceve un finanziamento fino ad un massimo di 40 mila euro; laddove l’istanza sia presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 40 mila euro per ciascun socio, che presenti i requisiti richiesti, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro.
Sono finanziate le attività imprenditoriali relative a produzione di beni nei settori dell’artigianato e dell’industria o relativi alla fornitura di servizi; sono invece escluse dal finanziamento le attività libero professionali e del commercio ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.
I finanziamenti non possono essere utilizzati per spese relative alla progettazione, alle consulenze e all’erogazione degli emolumenti ai dipendenti delle imprese individuali e delle società, nonché agli organi di gestione e di controllo delle società stesse. Le imprese e le società possono aderire al programma Garanzia Giovani per il reclutamento del personale dipendente.
Con apposito decreto ministeriale saranno individuati i criteri per l’ammissibilità alla misura, le modalità di attuazione della stessa e le modalità di accreditamento dei soggetti e di controllo della misura in parola.
Il provvedimento in argomento ha altresì previsto, nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, in alternativa ai mutui agevolati, agevolazioni per favorire l’imprenditoria giovanile in agricoltura.
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