Inps, le attività di vigilanza per l’anno 2017



L’Inps rende nota l’adozione del Piano di Vigilanza Documentale per l’anno 2017.

Le linee guida dettate per lo svolgimento delle attività di vigilanza documentale da porre in essere nel 2017, prevedono:
– una costante azione di controllo sul territorio in relazione a situazioni di incongruità contributiva già consumate, allo scopo di garantire il mantenimento dell’efficacia deterrente dell’azione di verifica amministrativa ed incrementare il volume degli importi accertati;
– una prevenzione, nella maniera più tempestiva possibile, di quelle fattispecie evasive della contribuzione ancor prima che il comportamento fraudolento si sia consolidato ed abbia prodotto i suoi effetti a danno delle entrate dell’Istituto.
L’attività di accertamento nei confronti dei soggetti sottoposti a controllo prevede, in tutti i casi in cui gli elementi non “congrui” o “incoerenti” riferiti al target analizzato non siano completi od esaustivi per una corretta quantificazione della contribuzione omessa/evasa, la convocazione del soggetto contribuente. Tale convocazione è finalizzata all’instaurazione di un contraddittorio di tipo “collaborativo” con il contribuente, ai fini di verificare in modo congiunto le risultanze degli accertamenti, anche attraverso la produzione di documentazione da parte del medesimo, analizzando le cause della “irregolarità/incongruità”. Nel corso delle verifiche così condotte è infatti sempre possibile raccogliere nuovi elementi in contraddittorio con l’azienda e giungere ad esiti conclusivi anche diversi, spesso condivisi con l’azienda, così da consente di ridurre al minimo il contenzioso.
L’attività di prevenzione, invece, si sostanzia nell’analisi statistica dei risultati fin qui ottenuti e delle relative serie storiche riguardanti le fattispecie oggetto di analisi, finalizzata alla costruzione di mappe di rischio che, tenendo conto delle specificità territoriali e del differente tessuto economico-produttivo delle varie regioni, consentono di intercettare sempre nuove situazioni “non coerenti” da sottoporre a verifica.
Dunque, accanto alla funzione “tradizionale” di controllo ex post dei comportamenti aziendali, si è consolidata una metodologia di controlli finalizzati non solo a contrastare, ma anche a prevenire fenomeni elusivi della contribuzione, prima che il comportamento si sia consolidato ed abbia prodotto i suoi danni.





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