Spese sanitarie: pronta la consultazione online




Tutti i cittadini che vogliono consultare le proprie spese sanitarie trasmesse al Sistema Tessera Sanitaria (TS), per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata da parte dell’Agenzia delle Entrate, possono farlo sul sito web www.sistemats.it. (MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE – Comunicato 07 febbraio 2019)

L’accesso al servizio di consultazione è possibile accedendo sul sito www.sistemats.it mediante: SPID; Tessera sanitaria (TS e TS-CNS), per poter utilizzare la propria tessera sanitaria CNS, è necessario averla precedentemente attivata (secondo le indicazioni regionali); credenziali Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle entrate.
I cittadini potranno consultare i propri dati di spesa sanitaria relativi agli anni 2017, 2018 e 2019 trasmessi dagli erogatori di prestazioni sanitarie. E’ possibile esportare tali dati, nonché visualizzare alcune statistiche quali, ad esempio, la ripartizione delle spese, sia per tipologia erogatore che per tipologia di spesa, e la relativa distribuzione mensile; inoltre, potranno segnalare eventuali incongruenze, le segnalazioni possono riguardare importi e classificazione della spesa, nonché la titolarità del documento fiscale. Il Sistema TS provvede a trasmettere telematicamente le segnalazioni al soggetto che ha effettuato l’invio, affinché possa procedere alla eventuale correzione dell’anomalia. Tale funzionalità è disponibile per i dati relativi all’anno 2019 (fino al 31 gennaio 2020).
Infine, è data la possibilità di esercitare l’opposizione all’invio di tali dati all’Agenzia delle entrate per la predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. Tale funzionalità è disponibile annualmente, solo nel mese di febbraio.
I dati per i quali risulta la richiesta di opposizione da parte del cittadino non saranno resi disponibili da parte del Sistema TS all’Agenzia delle entrate.
Oltre alla consultazione dei dati, è possibile: sui dati di spesa dell’anno in corso (es. anno 2019), segnalare eventuali incongruenze, ai fini della relativa correzione da parte dei soggetti che inviano i dati; sui dati di spesa dell’anno precedente (es. anno 2018), selezionare, nel solo mese di febbraio, i dati per i quali esprimere la propria “opposizione”, impedendo in tal modo che tali dati di spesa siano resi disponibili all’Agenzia delle entrate per l’elaborazione della dichiarazione dei redditi precompilata del cittadino, per la parte relativa alle spese sanitarie.






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