ISTAT ha pubblicato i dati relativi alla spesa per la ricerca e lo sviluppo (R&S) nel 2022, che ha raggiunto circa 27,3 miliardi di euro, registrando un aumento del 5,0% rispetto all’anno precedente. Questa crescita è stata diffusa su tutto il territorio italiano, con incrementi più elevati nel Mezzogiorno, in particolare nelle Isole (+11,2%) e nel Sud (+6,1%).
La spesa delle imprese ha registrato un aumento del 4,0% rispetto al 2021, sostenuta da diversi settori, tra cui l’industria manifatturiera, i servizi e la costruzione. In particolare, le imprese con oltre 250 dipendenti hanno aumentato la loro spesa per la R&S del 5,9%, mentre le piccole e medie imprese hanno registrato un incremento del 4,1%.
Le istituzioni non profit hanno registrato un aumento del 6,2% nella spesa per la R&S, con particolare rilevanza nel settore dell’istruzione, della sanità e della ricerca scientifica. Le istituzioni pubbliche hanno invece registrato un aumento del 5,4% nella loro spesa per la R&S, con investimenti principalmente nei settori della difesa e della sicurezza.
Le università e gli enti di ricerca pubblici hanno aumentato la loro spesa per la R&S del 6,8% rispetto all’anno precedente, investendo soprattutto nei settori dell’istruzione, della ricerca scientifica e della sanità. Le spese per la R&S sostenute dai fondi nazionali e internazionali hanno registrato un aumento del 4,9%, con un’importante crescita degli investimenti provenienti dall’Unione Europea.
La spesa per la R&S in Italia nel 2022 è stata principalmente destinata alla ricerca di base (36,8%), seguita dalla ricerca industriale (31,3%) e dalla ricerca sperimentale (21,3%). Le regioni che hanno registrato i maggiori incrementi nella spesa per la R&S sono state la Sicilia, la Calabria e la Sardegna.
Complessivamente, la spesa per la R&S in Italia nel 2022 rappresenta l’1,52% del PIL, in linea con gli obiettivi fissati dall’Unione Europea per gli investimenti in ricerca e innovazione. Tuttavia, l’Italia si colloca ancora al di sotto della media europea, che si attesta intorno al 2,2% del PIL.
In conclusione, i dati dell’ISTAT mostrano un aumento significativo degli investimenti in ricerca e sviluppo in Italia nel 2022, con incrementi diffusi su tutto il territorio e in diversi settori economici. Tuttavia, è necessario continuare a promuovere e sostenere la R&S per garantire una maggiore competitività e innovazione nel Paese.