La risoluzione n. 55, datata 26.11.2024, dell’Agenzia delle Entrate si basa sul decreto del suo direttore, prot. n. 422331 del 21 novembre 2024, che ha istituito codici tributari specifici per l’utilizzo dei crediti edilizi in compensazione. I crediti citati sono il risultato di un’ulteriore suddivisione prevista dall’articolo 121, comma 3-ter, del decreto-legge n. 34 del 2020.
Ciò significa che i crediti edilizi possono ora essere utilizzati in compensazione, un processo che consente a un contribuente di utilizzare i crediti fiscali maturati per ridurre l’importo delle imposte dovute. Questo si applica ai crediti risultanti dalla ripartizione aggiuntiva menzionata in precedenza.
I codici tributari istituiti a tale scopo possono essere utilizzati per compensare le spese tra il 1° gennaio e il 31 dicembre dell’anno di riferimento. Questo fornisce una finestra di un anno per applicare la compensazione.
Queste informazioni sono di grande importanza per le imprese del settore edile, in quanto la possibilità di compensare i crediti potrebbe portare a significative economie in termini di tassazione.
Il riferimento specifico al decreto-legge n. 34 del 2020 indica che il diritto di utilizzare i crediti in compensazione è diretta conseguenza di questo pezzo di legislazione. L’articolo 121, comma 3-ter del decreto-legge in questione fa riferimento al settore edile e alla distribuzione dei crediti.
In conclusione, la risoluzione n. 55 dell’Agenzia delle Entrate fornisce un meccanismo per l’utilizzo dei crediti edilizi in compensazione, offrendo alle imprese edili l’opportunità di ridurre le loro tasse. I codici tributari specifici istituiti a questo scopo forniscono il mezzo per questo processo.