La disciplina dell’autotutela fiscale è stata aggiornata in seguito alle nuove normative introdotte dal Decreto Legislativo n. 219/2023. L’autotutela può essere obbligatoria o facoltativa. L’autotutela obbligatoria prevede che l’amministrazione finanziaria possa annullare o rinunciare a atti di imposizione in caso di manifesta illegittimità, senza necessità di richiesta da parte del contribuente. L’autotutela facoltativa consente all’amministrazione di annullare o rinunciare a atti di imposizione in casi diversi.
L’obiettivo principale dell’introduzione di una disciplina sull’autotutela obbligatoria è ripristinare un rapporto corretto tra il fisco e i contribuenti e ridurre il contenzioso. Le ipotesi di autotutela obbligatoria includono errori di persona, calcolo o sull’individuazione del tributo, errori facilmente riconoscibili dall’amministrazione, mancata considerazione di pagamenti regolari di imposta, mancanza di documentazione corretta entro i termini stabiliti.
L’amministrazione finanziaria deve rispondere alle richieste di autotutela obbligatoria entro 90 giorni. Per quanto riguarda l’autotutela facoltativa, l’amministrazione può annullare o rinunciare a atti di imposizione in presenza di vizi o infondatezza dell’atto o dell’imposizione. L’istanza di autotutela deve essere presentata all’Ufficio competente e deve includere tutti i documenti necessari a dimostrare la presenza dei vizi che giustificano la revisione dell’atto.
L’Ufficio competente decide se accogliere o respingere la richiesta di autotutela, notificando la decisione al contribuente. Se la richiesta viene accolta solo parzialmente, viene emesso un provvedimento di autotutela parziale con la rideterminazione delle somme dovute. La competenza ad esercitare l’autotutela spetta alle strutture territoriali dell’amministrazione finanziaria, ad eccezione dei casi in cui sono coinvolti atti emessi dalle strutture centrali.
In sintesi, le nuove disposizioni sull’autotutela fiscale prevedono una distinzione tra autotutela obbligatoria e facoltativa per garantire un corretto rapporto tra fisco e contribuenti e ridurre il contenzioso. Le richieste di autotutela devono essere presentate all’Ufficio competente con tutti i documenti necessari, e la decisione dell’Ufficio viene notificata al contribuente.