Firmato accordo sulla violenza nei luoghi di lavoro da Confesercenti Emilia Romagna




26 ott 2018 Siglato il 22/10/2018, tra la Confesercenti Emilia Romagna e la CGIL Emilia Romagna, la CISL Emilia Romagna, la UIL Emilia Romagna, l’accordo regionale sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro.

Le Parti firmatarie riconoscendo la necessità di valorizzare l’adozione di buone pratiche da parte dei datori di lavoro anche ai fini del riconoscimento delle cosiddette certificazioni etiche o di benefici da parte di INAIL ed INPS, nonché dell’assegnazione dell’etichetta GED (Gender equality and diversity label), ribadiscono che:
– ogni atto o comportamento che si configuri come molestia o violenza sul lavoro, secondo le definizioni richiamate, è inaccettabile;
– la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori non può essere violata da atti o comportamenti che configurano molestie o violenze;
– i comportamenti molesti o la violenza subiti nei luoghi di lavoro vanno denunciati;
– le lavoratrici, i lavoratori e i datori dì lavoro hanno il dovere di collaborare al mantenimento di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali basate sui principi di uguaglianza e reciproca correttezza.
Sulla base di queste premesse e sul valore dei principi espressi, le parti condividono l’impegno a:
1. dare la massima diffusione del presente Accordo regionale nei territori ed in particolare nei luoghi di lavoro tra le lavoratrici, i lavoratori e i datori di lavoro e a promuoverne l’attuazione anche attraverso la contrattazione di secondo livello, nei modi e nelle forme individuati dagli accordi aziendali;
2. promuovere l’adozione della dichiarazione allegata al presente accordo, derivante anche dal citato Accordo quadro europeo, nelle imprese e nelle unità produttive delle imprese del territorio, anche al fine di diffondere, all’interno dei contesti organizzativi, il principio dell’inaccettabilità di ogni atto o comportamento che si configuri come molestia o violenza nei luoghi di lavoro;
3. promuovere attività finalizzate alla sensibilizzazione degli attori ed alla prevenzione dei fenomeni, in particolare attraverso iniziative di informazione e di formazione di dirigenti, preposti, lavoratori, RLS, RLST, RSPP, medico competente, finanziate anche attraverso l’utilizzo di risorse pubbliche e/o dei fondi interprofessionali. Ciò al fine di prevenire l’insorgere di comportamenti molesti e violenti nei luoghi di lavoro attraverso la diffusione di una maggiore consapevolezza e capacità di discernimento del fenomeno e dei comportamenti a rischio;
4. promuovere l’adozione nelle imprese di misure organizzative e procedurali volte alla prevenzione, alla gestione e alla cessazione di eventuali casi di molestie e violenza, anche da parte di terzi;
5. responsabilizzare i datori di lavoro per garantire la tutela di lavoratrici e lavoratori da qualsiasi forma diretta o indiretta di ritorsione o penalizzazione in seguito a segnalazione o denuncia di molestie e violenze;
6. rendere note le procedure di sostegno alle vittime, quali:
– la rete regionale delle Consigliere di Parità, con le strutture e i recapiti, alle quali le vittime di molestie e violenza potranno liberamente rivolgersi e che, per la loro specifica competenza, sono ritenute le più idonee ad affrontare le problematiche dirette e indirette di questi eventi, con la discrezione necessaria a proteggere la dignità e la riservatezza di ciascun soggetto coinvolto;
– la sperimentazione da parte della Regione Emilia-Romagna di percorsi di ascolto e supporto dedicati alle vittime presso i consultori delle AUSL.
Inoltre, in un’ottica più generale, le parti si impegnano a promuovere le seguenti azioni presso i datori di lavoro:
– l’inserimento lavorativo per sostenere l’autonomia economica di chi segue un percorso di uscita dalla violenza, anche verificando le opportunità offerte dalla Legge Regionale 14/15 (Disciplina a sostegno dell’inserimento lavorativo e dell’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità e vulnerabilità);
– l’attuazione della normativa sui congedi a favore delle vittime di violenza.





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