L’emendamento al decreto fiscale prevede il riconoscimento del bonus bebè anche per i nati nel 2019.
Tuttavia, tra le novità, una maggiorazione del 20% per ogni figlio successivo al primo. L’importo dell’assegno resta di 960 euro per il primo anno di vita.
Le domande vengono liquidate in automatico dall’Inps, ed il pagamento è effettuato secondo le modalità indicate dal richiedente nella domanda.
Il bonus spetta per i figli di cittadini italiani o di uno Stato membro UE o di cittadini di Stati extraue con permesso di soggiorno, residenti in Italia e a condizione che il nucleo familiare di appartenenza del genitore richiedente l’assegno sia in una condizione economica corrispondente al valore ISEE specificamente stabilito.
Il genitore avente i requisiti di legge presenta la domanda di assegno telematicamente all’Inps per ciascun figlio nato o adottato. Laddove la domanda venga respinta, è prevista, su istanza del richiedente, la possibilità di riesame della richiesta presso la Sede competente; se il riesame si conclude con con un provvedimento di accoglimento, il bonus in questione viene corrisposto con tutte le mensilità arretrate spettanti.
In caso di rinuncia al beneficio a favore dell’altro genitore, quest’ultimo può presentare una nuova domanda di assegno entro 90 giorni dalla rinuncia espressa. L’erogazione dell’assegno, verificati i requisiti di legge in capo al nuovo richiedente, riprende secondo la durata complessivamente già concessa e nelle modalità indicate nella nuova domanda. In caso di decesso del genitore richiedente, l’erogazione dell’assegno prosegue a favore dell’altro genitore convivente col figlio.
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