Il datore di lavoro non può accedere alla posta elettronica del dipendente o del collaboratore né utilizzare un software per conservare una copia dei messaggi, come stabilito dal Garante Privacy che ha sanzionato una società per 80mila euro. Il Garante è intervenuto a seguito di un reclamo presentato da un agente di commercio e ha accertato che la società aveva effettuato un backup della posta elettronica dei dipendenti e collaboratori, conservando sia i contenuti che i log di accesso. Queste informazioni sono state poi utilizzate in un contenzioso. Il Garante ha inoltre evidenziato la mancanza di un’informativa adeguata ai lavoratori. La conservazione dei dati per un periodo prolungato e la mancanza di proporzionalità e necessità nel trattamento dei dati hanno portato la società a commettere un’illecita attività di controllo dei lavoratori. Il Garante ha sottolineato che l’accesso alla posta elettronica del dipendente per fini giudiziari deve avvenire solo in contesti specifici e non in maniera generica come in questo caso. Oltre alla sanzione, il divieto di ulteriore trattamento dei dati è stato disposto.
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Le prospettive per l’economia italiana nel 2024-2025
Si prevede che il Pil italiano crescerà dello 0,5% nel 2024 e dello 0,8% nel 2025. Per l’anno 2024, la crescita del Pil sarebbe promossa